domenica 4 novembre 2012

La scienza avanza: il premio nobel Montagnier dice...

"Abbiamo svolto molti studi sui batteri  e ci sono segnali da parte di molecole ad alto peso molecolare che anche se diluite alla 10 alla diciottesima mantengono un loro proprio segnale: abbiamo dimostrato che questo fenomeno non dipende dalla quantità, ma è un fenomeno che afferisce alla fisica quantistica, alla struttura fisica dell'acqua. Ad esempio abbiamo lasciato due distinte provette in un contenitore di lega metallica che impedisce l'irradiazione verso l'esterno, ed abbiamo visto che tra le due provette, una diluita a 10 alla terza ed una a 10 alla nona, c'era uno scambio di informazioni e di connotazioni a livello molecolare. Questo ci ha dimostrato che le molecole hanno un loro background  elettromagnetico ed esso è in grado di trasferirsi da una molecola all'altra, da una provetta all'altra. Abbiamo poi misurato questi fenomeni per settimane nel sangue dei pazienti, estraendo e misurando la parte liquida del plasma umano. La maggior parte degli agenti patogeni, i batteri ma anche i virus, incluso l'HIV, producono questi segnali. Noi li abbiamo mappati, con molte tecniche di disamina differenti, e quelle che abbiamo visto è congruente con tutto quanto ho appena esposto".
Tralasciando le piegazioni relative alla memoria dell'acqua, che meriterebbero ampio approfondimento, vorrei sottolineare la notizia relativa alla emissione di onde elettromagneriche, in riferimento a virus e batteri.
Invito chiunque voglia approfondire l'argomento a scaricarsi e leggere un interessante numero di LA MEDICINA BIOLOGICA

sabato 4 agosto 2012

Effetti benefici di alcune frequenze

Ormai a nessuno sfugge che le frequenze elettromagnetiche ed elettriche in genere abbiano una influenza sulla salute degli esseri viventi. Riporto parte di un articolo apparso di recente su un sito informativo: "Meno noto e diffuso e’ invece l’uso delle frequenze dell’estremita’ opposta (quella piu’ profonda/bassa) della scala, e cioe’ degli infrasuoni, situati intorno ad una frequenza di 8,5-13,8 Hz. L’uso di queste frequenze, che a differenza degli ultrasuoni che possono provocare un surriscaldamento, richiede in genere meno cautele, e’ stato approfondito in Cina, dove e’ stato elaborato un apparecchio con il quale e’ possibile produrre ed indirizzare verso la parte da trattare le frequenze in questione. 
L’ efficacia di questo apparecchio e’ stata sperimentata sia per traumi subiti da cavalli da corsa (in cui si e’ accertato che l’apparecchio faceva aumentare la produzione di acido ialuronico) sia su bambini che soffrivano di sindrome del colon irritabile ed altri problemi di digestione, ed in cui si e’ visto un netto miglioramento e la FDA americana ne ha approvato l’impiego terapeutico. In particolare, nei dolori diffusi tipici della fibromialgia, di cui ho parlato in altri interventi e di cui non e’ ancora del tutto chiara la causa, ma anche nel caso di dolori derivanti da traumi, l’uso di questi infrasuoni ha dato anche a me, in numerosi casi, buoni risultati. Sono in realta’ possibili anche usi per problemi di natura diversa ma vi sarebbe ancora molto da sperimentare in questi campi."
Continuare a ricerca quindi è estremamente per migliorare la nostra qualità di vita! 

mercoledì 18 luglio 2012

Dagli ultrasuoni l'acqua superpulente

Anticipata da SUPERQUARK nella puntata del 12 luglio scorso, una ricerca che punta a memorizzare l'acqua con ultrasuoni. Le frequenze si fanno strada anche nella scienza ufficiale e Piero Angela ne prende atto!!
Per vedere il documentario con una qualità superiore, clicca qui.

domenica 8 luglio 2012

I microorganismi sono un circuito oscillante.


Royal Raymond Rife afferma che quando vengono prodotte due differenti frequenze vibratorie, esse interagiscono fra loro dando luogo a due nuove frequenze - una rappresentata dalla somma delle due frequenze originarie o fondamentali, l'altra costituita dalla loro differenza. Esempio: assumendo come frequenze 500 e 600, la loro somma dà luogo a 1100, la loro differenza a 100.
Rife ideò un microscopio alquanto originale, con cui si è in grado di osservare il colore (frequenza oscillatoria) dei microrganismi viventi senza ricorrere all'uso di coloranti. La sua tecnica, permettendo un'osservazione di queste piccole forme viventi nel loro colore naturale, avrebbe in seguito rivoluzionato la batteriologia. Sulla base delle osservazioni tramite il suo microscopio,

descrivendo le frequenze caratteristiche dei microrganismi, egli dimostrò come ogni tipo di batterio o virus abbia una sua frequenza di vibrazione vitale di tipo cromatico. (liberamente tratto da progetto Caduceo). Dovrebbe essere pertanto ovvio che esistano frequenze che risultino "vitali" ed altre frequenze che risultino "mortali" per questi, come per altri microorganismi. La determinazione della frequenza ricercata comporta un lungo lavoro sperimentale, che tuttavia potrà essere ripagato individuando quelle frequneze che, pur essendo letali per taluni microorganismi, non intacchino il tessuto che li accoglie.

Riporto uno dei filmati ripresi da Rife, in cui si vede bene come i microorganismi muoiano investiti da un campo elettrico.

Effetto delle frequenze sui mitocondri


Interessanti considerazioni le ho desunte dal sito PROGETTO CADUCEO , in particolare riporto un passaggio sui mitocondri: <<I cromosomi ed i mitocondri, che misurano solo un decimillesimo o ventimillesimo di millimetro in spessore, non possono sopravvivere qualora sottoposti ad una corrente ad alta frequenza. Essi offrono una grande resistenza ed anche delle correnti assai basse possono essere sufficienti a dissolverli e distruggerli.
E' facile verificare quanto possa essere grande l'effetto di una corrente ad alta frequenza, ponendo una lampada da 2 a 5 volt, con un filamento di alcuni centesimi di millimetro, tra due aste di metallo che agiscano da antenna per l'emissione di un trasmettitore ad onde corte. Il filamento diventerà incandescente e potrà anche bruciare se la lampada verrà portata troppo vicina all'apparato.
Se pensiamo, che i cromosomi ed mitocondri delle cellule viventi, sono infinitamente più sottili del filamento di una lampadina, possiamo comprendere come un fenomeno termico simile a quello descritto possa provocare la loro fusione. Indubbiamente questo metodo potrebbe tornare utile per distruggere microbi mortali nell'organismo e nelle cellule neoplastiche. Bisogna però tener presente che ogni irradiazione potrebbe anche distruggere milioni di cellule di tessuto sano.>>


mercoledì 27 giugno 2012

basse frequenze e cellula: quali interazioni?






Nell'ultimo secolo numerosi medici e scienziati, seguendo i propri studi o, talvolta, in modo del tutto casuale, si sono accorti che le emissioni in bassa frequenza hanno impatti notevoli sulle cellule e su organismi monocellulari. Da Tesla  a Marconi, da Rife ad Einstein, tutti coloro che hanno approfondito gli utilizzi e le implicazioni dell'energia elelttrica hanno rilevato un impatto sulle cellule. 
Questo blog vuole essere un punto di incontro di pareri e di raccolta di documenti relativi a queste interazioni.
Chiedo a tutti i "naviganti" che si sono imbattuti in file, video, schede, articoli o altro, di segnalarlo, per approfondire questo argomento che ritengo possa portare a interessanti sviluppi in numerosi settori.
Un grazie anticipato a tutti coloro che contribuiranno!